Girotondo di San Francesco
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30 - Spoleto-Trevi - 26 Km
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Spoleto – Ponte delle Torri

Questa è una delle più belle tappe del Girotondo di San Francesco. Appena usciti dalle mura di Spoleto si raggiunge la chiesa di San Sabino. In questo tempio Francesco si fermò quando giovincello, nel 1204, stava andando in Puglia ad unirsi al conte Gentile per trasformarsi in un cavaliere. Ma fu un sogno rivelatore a fermarlo proprio a San Sabino e a farlo ritornare sui suoi passi.
Eggi - Affreschi

Si prosegue per Eggi che ha le sue chiese affrescate stupendamente dallo Spagna e dal Maestro di Eggi. Imboccare quindi la stradina fra gli ulivi che attraverso Bazzano Inferiore e la basilica di Santa Maria di Reggiano porta al castello di Poreta.
Castello di Poreta

Da qui la vista spazia su tutta la Valle Umbra.

Si scende sino a Campello sul Citunno ma da questo paesino si risale veloci fino ad arrivare sul colle conico di Campello Alto, circondato da ulivi. Si scende poi a picco alla chiesetta di San Sebastiano affrescata dallo Spagna ed alle Fonti del Clitunno, piccolo paradiso naturalistico conosciuto fin dai tempi dei romani e da loro ritenuto sacro. Sulle rive del laghetto formato dalle fonti del Fiume Clitunno ci sono oggi cigni e salici piangenti.
Fonti del Clitunno
Questo luogo suggestivo ha ispirato poeti di ogni epoca da Plinio il Giovane a Giosuè Carducci a Byron.

Poco più avanti incontreremo il Tempietto del Clitunno. E’ un piccolo sacello a forma di tempio trasformato poi nella chiesa di San Salvatore. E’ originario del IV secolo. Il tempietto ebbe fama nel Rinascimento quando fu copiato dal Palladio. Si prosegue poi per il Castello di Pissignano.
Castello di Pissignano
Il nome deriva dalla piscina di Giano che sorgeva nelle fonti vicine al Tempietto. Il castello ha pianta triangolare con le torri disposte sugli angoli lungo un ripido costone.

La Via del Tau segue poi per Pigge fino a toccare la chiesa di San Pietro in Bovara risalente al XII secolo. L’abbazia benedettina venne molto visitata da San Francesco come si deduce dagli scritti di Tommaso da Celano sulla sua vita. Il nome di Bovara
Madonna delle Lacrime - Perugino
deriva dall’uso di portare i buoi a purificarsi nelle acque del Clitunno prima dei sacrifici. La chiesa fu nei secoli molto importante anche per i lavori di bonifica delle paludi sottostanti intrapresi dai monaci. Non lontano dalla chiesetta vi è un ulivo che si dice abbia 1700 anni: ha 9 metri di circonferenza ed è giudicato una rarità botanica.

Si passa quindi, già alle porte di Trevi, per la Madonna delle Lacrime che contiene un meraviglioso affresco del Perugino. Il Girotondo conclude la sua 30/esima tappa a Trevi, e più esattamente nella chiesa di San Francesco, trasformata ora in pinacoteca con annesso il Museo dell’Olio.

Bovara - Ulivo di 1700 anni

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